Se dalla metà degli anni '80 il problema dei floccati d'amianto nelle costruzioni sembra essere relativamente sotto controllo, visto le operazioni di risanamento condotte da ditte specializzate e la consapevolezza della sua pericolosità, ciò non può tuttavia ritenersi acquisito per risanamenti concernenti altre forme di amianto debolmente agglomerato. Sono ancora molti i materiali a base di amianto in circolazione, considerato l'uso esteso che se ne è fatto nel passato anche in campo edile.
Il rischio maggiore è infatti che ci si "dimentichi" della sua presenza e che si trascurino le misure indispensabili, da mettere in atto nei lavori di rinnovamento e di demolizione.
Anche se i divieti di produzione e commercializzazione come pure le direttive per il recupero e lo smaltimento di questi materiali hanno contribuito a far scomparire dagli ambienti lavorativi i materiali a base di amianto, le previsioni scientifiche sull'insorgenza di malattie legate all'amianto in ambienti professionali restano allarmanti, soprattutto per le esposizioni all'amianto avvenute durante gli anni '60.
Attualmente in Svizzera le malattie causate dall'amianto risultano essere il gruppo di malattie professionali che causa i maggiori costi. Nel 1992, con una quota inferiore all'1% dei casi, questo gruppo era responsabile di oltre il 20% dei costi sanitari complessivi.
In uno studio pubblicato nel 1999, il Dr J. Peto, tra i maggiori esperti in materia, ha stimato che nell'Europa occidentale si avranno 250.000 decessi per mesotelioma legato all'amianto nell'arco dei prossimi 35 anni quale conseguenza alla produzione e all'esposizione generalizzata a questo materiale. Lo studio del Dr Peto ha preso in esame sei paesi: Germania, Gran Bretagna, Francia, Italia, Paesi Bassi e Svizzera.
Ai rischi per i lavoratori e per i consumatori legati alla lavorazione primaria dell'amianto, si aggiunge l'esposizione dei lavoratori e della popolazione in genere all'amianto già esistente, in particolare negli edifici, in seguito a lavori di demolizione, manutenzione, riparazione o a lavori elettrici e idraulici.
In molti casi è difficile controllare l'esposizione dei lavoratori e delle altre persone che manipolano o utilizzano amianto o prodotti a tenore di amianto.
Il rischio odierno è che materiali contenenti amianto, indubbiamente sicuri quando sono in perfetto stato, si sgretolino e immettano fibre nell'ambiente di lavoro e nell'ambiente in generale, a prescindere da una loro consapevole manipolazione.
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